GoooogleSarà .. ma di tutti i benefit che offre Google [100.000 dipendenti nel mondo, 446 società  affiliate] – nominato da Fortune la Best Company to Work for – il tempo messo a disposizione dei propri dipendenti (pari al 20% del totale) per farsi “gli affari propri” resta a mio giudizio la trovata più geniale in assoluto.

Inutile discutere delle altre opportunità /benefit.. siamo ad anni luce in Italia. Al di là  degli scooter per spostarsi nel campus, di lavanderie e nursery, dog sitter o librerie interne, l’idea dell’ora in libertà  però potremmo copiarla, no? Sarà  mai che l’ozio diventi da reale a creativo anche nei nostri uffici..
Questo il commento di oggi sul Sole 24 Ore.

Ancora un bel pezzo di Roberto Venturini dal titolo “Ufficio virtuale, problemi reali” su Apogeonline che affronta a viso aperto la questione del lavoro destrutturato e di quelli che io chiamo i lavoratori “della conoscenza” e che lui definisce anche “senza fissa dimora”. Un gran bell’articolo a mio giudizio, che si allinea perfettamente a quelle che sono anche le mie osservazioni messe a fuoco negli ultimi anni e che mi hanno portato a produrre un testo come Liberi Professionisti Digitali, pensato esclusivamente per chi non ha un ufficio reale, non ha un contratto fisso (e un solo cliente) di lavoro, ma un potenziale enorme in termini di know-how e capacità  di costruirsi una posizione autonoma e supportata dagli strumenti tecnologici.

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Oggi La Repubblica (inserto “Affari & Finanza”) dedica un ampio approfondimento di tipo sociologico sull’Italia presente e futura (Redditi, Pensioni, Occupati ecc.) dal titolo “Un Paese in cerca di un’inversione di rotta“. Come anticipo, se siete interessati, questa è la rappresentazione delle famiglie italiane, suddivise per fasce di reddito.

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