Una delle ultime volte che sono stato ospite (a Bolzano) di un coworking per parlare del mondo dei freelance qualcuno [cfr. vignetta sotto] ha trovato il modo di scherzarci sopra ed è giusto così. Non è mai troppo tardi per imparare da chi ci ha preceduto e conosce il mestiere :-)

Coworking o Cow Working? La vignetta di Rudi (Rodolfo Zancan) architetto/vignettista di Bolzano

La vita del freelance è complicata, certamente, ed esposta al rischio, ma offre anche spunti di libertà , il piacere di incrociare esperienze diverse e soprattutto una grande e costante voglia di crescere, cambiare e sperimentare, mettendo creatività , quando è possibile, e voglia di divertirsi.

Se però fino a pochi anni fa essere indipendenti significava vivere e “mungere il mercato” da soli, oggi le cose stanno cambiando sia sotto il profilo della rappresentanza politico-sindacale sia nella scelta dei luoghi da frequentare come spazi di condivisione e lavoro.

A distanza di tre-quattro anni dalle prime timide esperienze, il mondo dei coworking inizia ad affermarsi come un’opportunità  reale per molti freelance che possono trovare qui spazi di condivisione e cultura professionale, occasioni di confronto e contaminazione dei saperi. Tessera Lab121La questione coworking è una piccola cartina al tornasole per misurare le trasformazioni che sta vivendo il nostro mondo del lavoro, soprattutto nelle città  metropolitane.

Di questo e di molto altro si parlerà  ad Alessandria al prossimo Espresso Coworking, un evento speciale, primo nel suo genere, pensato e realizzato dagli amici di Lab121 Coworking, dove ho avuto il piacere di presentare Vita da freelance (Feltrinelli, 2011) e tenere alcune lezioni sul lavoro autonomo. I coworker di Alessandria mi hanno fatto uno dei regali più apprezzati degli ultimi anni, una tessera honoris causa (!) come coworker del loro spazio.

Espresso Coworking non è una conferenza, ma un piccolo raduno. Un incontro molto poco formale, pensato per permettere ai freelance italiani di incontrarsi, ascoltare altre esperienze di coworking e, se possibile, trovare anche occasioni per nuove partnership o amicizie.

Espresso Coworking - Alessandria 22-23 settembre 2012

Progettata con molta passione, in via sperimentale, Espresso Coworking è la prima nonConferenza Nazionale dedicata al Coworking. Gli ospiti delle due giornate (22 e 23 settembre) arrivano da tutta Italia! Da Firenze, Milano, Roma, Torino, Brescia. Ci sono tutti i più bravi e le iniziative migliori, posso dirlo senza timore. Da Coworking Project a Toolbox Coworking, da Cowo360 e 22A22 di Firenze a The Hub Rovereto. Alcuni li ho incontrati anche a Berlino, l’anno scorso, altri nei loro spazi in Italia durante il mio nomadismo tra convegni e lavoro. Ci saranno anche Elisa Marras e Sergio Bologna, che porteranno la voce di ACTA. Mi hanno chiesto di partecipare come relatore, ma ho rifiutato: questa volta mi voglio godere l’evento come ospite e soprattutto cronista. Ogni tanto semplicemente ascoltare non è male.

Il programma è molto ricco e comprende anche la formula del “Business Speed Meeting, presentazioni in velocità  per accendere feeling professionali“. C’è un concerto, alcuni momenti per pranzare e cenare insieme, una ricca platea di relatori che portano esperienze di coworking e riflessioni intorno a cui discutere apertamente secondo la formula appunto della “non-Conferenza”. In vista dell’evento, per seguirlo a distanza o in seguito consiglio l’hashtag ufficiale su Twitter #expcowo. E di tenere vivi i contatti con il sito ufficiale dell’evento.

Figli permettendo, penso proprio di andarci. Tu ci sei?

La giurisprudenza classica, e la recente Legge di Riforma del Lavoro (L. 28 giugno 2012 n. 92), hanno sempre trovato alcuni elementi indiziari quali indici di subordinazione. Stare in un posto, avere un computer, rispondere di comandi (per semplificare). Ne parlammo qui. Fornero ha poi aggiunto che ci deve essere un tetto di reddito e una durata di almeno due anni per presumere la subordinazione. Vabbè. Ha dimenticato, però, (soltanto fretta?) un’intera categoria di lavoratori: gli iscritti agli Albi professionali, volutamente esclusi dalla Riforma, che soffrono di situazioni di irregolarità , ai limiti tra autonomia e subordinazione. Tra questi, i giornalisti.

A sorpresa, però, è arrivata il 21 giugno scorso, un’interessante sentenza delle Corte di Cassazione (Sezione Lavoro n. 10332 del 21 giugno 2012, Pres. Vidiri, Rel. Napoletano) relativa a un contenzioso contro la RAI, che introduce una significativa novità  nel Diritto: “il lavoro giornalistico è subordinato quando comporta lo stabile inserimento della prestazione nell’organizzazione aziendale“!

L’intera vicenda, come descritta dal Legge e Giustizia.Continua a leggere

Disabili in difficoltà , servizi ATM che fanno schifo e un customer care che ti prende pure per il culo. In sintesi è questa la vicenda che mi segnala l’amica Scilla, che nella sua vita pendolare tra casa e ufficio si accorge di un disabile su sedia a rotelle che tenta di scendere le scale della metropolitana, alla fermata Villa San Giovanni  (MM1 Rossa), a Milano. Scende da solo, in equilibrio precario e molto rischioso. Procede di spalle, come fanno solitamente i genitori con i passeggini, perché l’eventuale caduta risulterebbe meno pericolosa. Gelo, le si ferma il sangue nelle vene. L’amica interviene e poi prende carta e penna per segnalare all’ATM la mancanza di montascale e il caso drammatico di cui è testimone. L’Azienda dei Trasporti di Milano risponde il giorno dopo: “Non si preoccupi, caro cittadino, nel 2010 installeremo nuove rampe“. Sì, risponde con una lettera preimpostata di due anni fa!

Questa è la corrispondenza in questione:

Buongiorno, sono un’abbonata annuale e questa mattina mi è capitato di vedere uno spettacolo a dir poco vergognoso: un ragazzo disabile su una sedia a rotelle, costretto a scendere dalle scale (normali) della metropolitana letteralmente saltando di gradino in gradino con le ruote della carrozzina, tra l’altro procedendo “in retromarcia”, per poter accedere alla banchina e prendere il treno in direzione Bisceglie. Alla faccia delle barriere architettoniche. Siamo nel 2012, pensate di fare qualcosa? Tra l’altro, tra tre anni ci sarà  l’Expo, cosa credete che succederà ? Grazie per l’attenzione – Scilla P.

La risposta dell’ATM

Gentile Signora,
Le scriviamo in seguito alla Sua segnalazione, relativa all’accessibilità  delle stazioni metropolitane.
Al riguardo, ci preme farLe sapere che ATM ha intrapreso già  dal 2008 un piano per il miglioramento dell’accessibilità , per la cui realizzazione ha costituito un gruppo di lavoro, nominando un direttore responsabile dell’applicazione degli interventi in programma, molti dei quali sono in corso di attuazione.

Inoltre, è già  stato effettuato un importante piano di investimenti, la quasi totalità  in autofinanziamento, dedicati sia all’adeguamento e alla manutenzione dei mezzi e delle infrastrutture, sia all’adozione di dispositivi specifici. In fase preliminare all’avvio del piano, ATM ha realizzato una mappatura completa dei mezzi e delle infrastrutture secondo l’indicatore Full Handicap Compliance (FHC), da cui è emerso un livello di accessibilità , per quanto riguarda le disabilità  motorie, pari al 59% per la metropolitana e a circa il 75% per la rete di superficie, valore per cui Milano si colloca, a confronto con le più grandi metropoli del mondo, in posizione intermedia, ma in posizione superiore rispetto a città  europee come Londra e Berlino.

In metropolitana l’accessibilità  per le persone con disabilità  motoria è garantita da 81 impianti montascale e da 76 ascensori; oltre a ciò, nelle stazioni della metropolitana sono installate complessivamente 305 scale mobili. Sono anche aumentati i controlli e l’attività  di manutenzione per mantenere efficienti gli impianti ed allo stesso tempo si lavora per incrementare il numero di ascensori: nel 2010 saranno installati gli impianti a Loreto M1/M2 e Cernusco M2. L’obiettivo del piano è di migliorare il livello di fruibilità  del trasporto per le persone con disabilità  da una parte e, dall’altra, di assicurare un più comodo e facile uso dei mezzi alle persone anziane, alle famiglie che viaggiano con i bambini o a chi si sposta con bagagli.

RinnovandoLe la nostra disponibilità  per ulteriori esigenze, Le inviamo cordiali saluti.
ATM SPA – Relazione con i Clienti