Un’iniezione di immagini, emozioni e qualche pugno nello stomaco che mandino in black out un cervello che computa ogni giorno soltanto informazioni necessarie a eseguire compiti non fa mai male, giusto per liberarci dall’oppressione di avere troppi lacci con le necessità .
Io alle mostre solitamente vado per tre motivi: sentirmi meno normale, nel senso di abbandonare per un momento le troppe norme che nella vita devo rispettare; arrabbiarmi, ovvero percepire me stesso ancora come vivo e pensante; farmi cullare dall’immaginazione e da quel “libero gioco tra intelletto e fantasia” che credo faccia molto bene nell’epoca dei bit e degli algoritmi.
Tutto questo per suggerirvi la visita alla mostra “Al Lavoro” (.PDF), aperta fino all’8 febbraio, organizzata da Progetto Comunicazione allo Spazio MIL in Via Granelli a Sesto San Giovanni (quella dei “parrucchieri di Gattuso”, dove sono tutti comunisti…), alle porte di Milano, zona Nord.
Qualche dettaglio, Continua a leggere