… conoscenza tacita versus sapere formalizzato; autorevolezza versus autorità .
[…] Potremmo dire che l’autorevolezza si distingue dall’autorità perché è un riconoscimento sociale ottenuto al di fuori di meccanismi di potere, l’autorità è in parte sinonimo di potere. Una persona è autorevole quando il suo pensiero e il modo in cui riesce a esprimerlo acquistano rispetto e prestigio presso una comunità , l’autorevolezza è la pura essenza di una superiorità intellettuale che non si pone mai come sopraffatrice di altre opinioni, ma come illuminazione di problematiche collettive i cui risvolti restano oscuri ai più, è per sua natura un servizio alla collettività , svincolato da necessità economiche, ambizioni di potere, interessi ideologici.
Da sempre il potere, l’autorità hanno cercato di imporre una forma di propria autorevolezza, si sono cinti dell’aureola dell’autorevolezza. Oggi lo sono la notorietà , la fama, la visibilità , oggi si cerca di far diventare autorevole anche un presentatore televisivo e le dinamiche sociali per cui questa manipolazione riesce fanno parte dei fenomeni più comuni della società di massa.
[Tratto dal nuovo libro, in corso di pubblicazione, di Sergio Bologna e Dario Banfi. Capitolo: “Da gentiluomini a mercenari”, pag. 80]